Giovani Dentro è adesso alla sua seconda fase, stiamo coinvolgendo in una survey 720 ragazze e ragazzi delle 72 aree di sperimentazione SNAI che saranno i nostri “testimoni privilegiati” sui territori nei quali la Strategia Nazionale Aree Interne è stata implementata.
Dopo aver intervistato il campione rappresentativo di 1000 ragazze e ragazzi delle aree interne a livello nazionale, abbiamo raccolto ancora 2000 questionari attraverso una survey online.
Mirando a costruire un campione di persone che fossero coinvolte in una scelta di vita nelle aree interne, abbiamo cercato di coinvolgere proprio le realtà già più attive nei territori. È emerso che le giovani donne del sud sono le più dinamiche e pronte a dire la loro poiché hanno risposto maggiormente al nostro sondaggio.
Abbiamo raggiunto il nostro campione attraverso le pagine social di Riabitare l’Italia, attivando tutti i soci e le socie dell’associazione, le reti di ciascuno a livello territoriale e diffondendo la survey nei gruppi tematici affini al tema di ricerca.
L’immagine emersa dai primi risultati dell’indagine rappresenta quella parte della popolazione giovane che sceglie di restare o di ritornare nel proprio territorio. L’analisi di questa rilevazione ci fornisce ancora ulteriori informazioni che ci aiutano a rileggere le aree interne dal punto di vista di chi solitamente rimane inascoltato. Territori che nell’immaginario comune sono ritratti come luoghi in via di spopolamento privi più opportunità formative e lavorative.
I giovani e le giovani che hanno risposto rappresentano un vero cambio di rotta:
- più della metà ha conseguito una laurea;
- più del 70% si è inserito nel mondo del lavoro;
- il 30% ha un’attività autonoma o ha avviato una propria idea imprenditoriale;
- quasi il 50% è andato a vivere in una casa indipendente dal proprio nucleo familiare.
Infine, abbiamo rilevato che sono più portati a restare quei soggetti che hanno raggiunto le loro principali tappe di vita, in particolare sono entrati nel mondo del lavoro e hanno formato il proprio nucleo familiare. Mentre I soggetti che vogliono vivere altrove e hanno in programma di partire, invece, sono i più giovani (tra i 18 ed i 29 anni) in cerca di migliori opportunità formative e lavorative, e con l’obiettivo di ampliare le esperienze di vita e la propria visione del mondo.
Tutto questo ci fa dire che per confermare la scelta delle giovani e dei giovani che hanno deciso di costruire il proprio futuro rimanendo nel proprio territorio e, allo stesso tempo, abilitare a rimanere o a ritornare quelli che vogliono andar via sarà necessario un supporto anche dalle strategie governative nazionali e dalle istituzioni locali.