LE AREE INTERNE TRA ABBANDONI E RICONQUISTE

Manifesto per Riabitare l’Italia

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Nel dicembre del 2018 Donzelli pubblicava il volume Riabitare l’Italia, frutto dell’originale lavoro di studiosi di diverse discipline, di intellettuali e di decisori pubblici. L’idea di fondo era dare evidenza ai nuovi termini della questione territoriale nel nostro paese, spostando l’asse dalla tradizionale centralità del punto di vista metropolitano per porre al centro quelle fasce di popolazione e quei territori coinvolti in un processo di sofferenza demografica e di contrazione insediativa. L’uscita del volume ha suscitato un interesse e un dibattito così intensi da convincere il gruppo di progetto a dare continuità e organizzazione al cantiere originario. «Riabitare l’Italia» diventa così un’associazione, un progetto editoriale, un «marchio» che si impegna a condurre un itinerario di conoscenza e di condivisione civile. La strada è tracciata nel Manifesto che apre il volume, un documento programmatico che riunisce temi e filoni di ricerca del gruppo. Per ampliare la discussione e testare la «sostenibilità» analitica del documento, il Manifesto è stato sottoposto al vaglio di cinque autorevoli commentatori. Il patrimonio di idee condivise del progetto è stato articolato in un ideale alfabeto per «riabitare l’Italia»: ventotto parole chiave che costituiscono una prima «cassetta degli attrezzi» con l’intento, nelle parole dei curatori, di «contribuire a creare una nuova immagine aggregata dell’intero paese», di dare conto delle tante Italie che compongono l’Italia, per «ricomprenderle tutte, fino ad arrivare a includere gli stessi “margini del centro”».

L’incipit del Manifesto:

«Dalla fine del secolo scorso, l’Italia conosce una vera e propria crisi delle sue tradizionali egemonie territoriali: i “centri”, i luoghi cui in passato era stata attribuita un’indiscussa funzione direzionale, non riescono più a legittimare il loro ruolo trainante per l’intero sistema delle economie, delle relazioni sociali, dei valori simbolici. Questa crisi ha trovato una conferma drammatica con la pandemia da Covid-19, che ha colpito in modo severo il “cuore” produttivo e sociale del paese, mostrando, in campo sanitario – e non solo – quanto insufficiente fosse la capacità da parte del “centro” di reagire agli shock esogeni. Si è rotto il meccanismo della direzionalità. Sempre più i grandi agglomerati urbani producono benefici solo per i ceti più ricchi che li abitano, sempre meno riescono a creare vantaggi e opportunità fuori dai propri confini, interni ed esterni. Sempre più chi sta fuori si sente svincolato, distante, solo, disconnesso. Cresce la forbice delle disuguaglianze, che si presentano sempre di più come asimmetrie di opportunità, e sempre più si legano alle disarticolazioni dei territori. E mentre il modello urbano misura le proprie crescenti difficoltà, al di fuori dei centri la condizione di vita peggiora: nelle terre alte, come nei fondivalle della deindustrializzazione; nelle campagne dell’agricoltura intensiva, come nelle aree attraversate dalla consumazione dell’esperienza dei “distretti”; nelle fasce costiere deturpate dal continuum delle seconde case in abbandono, come nelle sempre più vaste e sofferenti periferie metropolitane»

Le parole chiave

Abbandoni, F. Curci e F. Zanfi

Accessibilità, A. Debernardi

Acqua, G. Becciu

Boschi, R. Romano

Cambiamento climatico, G. Carrosio

Capitale quotidiano, A. Salento

Comunità, F. Tantillo

Confini, F. Barca

Cooperazione, G. Teneggi

Cura, G. Costa

Disuguaglianze, R. Nisticò

Fragilità territoriali, A. Lanzani

Immaginazione, P. L. Sacco

Innovatori, F. Barbera

D. Cersosimo, Luoghi

G. A. Barbieri, Mappe

C. Donzelli, Margine

A. Membretti, Migranti

G. Dematteis, Montagna

V. Teti, Paese

A. De Rossi e L. Mascino, Patrimonio

P. Clemente, Persone

S. Lucatelli, Politiche

A. Faggian, Resilienza

A. De Rossi e L. Mascino, Rigenerazione

M. Bussone, Risorse

D. Luisi e C. Renzoni, Scuola

A. Corrado e C. Ebbreo, Terra

Gli Autori

Filippo Barbera è professore associato di Sociologia economica presso il Dipartimento Cps dell’Università di Torino e affiliate presso il Collegio Carlo Alberto.

Giovanni A. Barbieri, economista, all’istat è stato direttore per le statistiche territoriali e per lo sviluppo dell’informazione e della cultura statistica, oltre ad aver coordinato molte edizioni del Rapporto annuale.

Fabrizio Barca, statistico ed economista, è stato dirigente in banca d’Italia e nel ministero dell’economia e delle finanze, ministro per la Coesione territoriale, ha avuto incarichi nell’OCSE e nella Commissione europea. È coordinatore del forum Disuguaglianze Diversità.

Gianfranco Becciu è professore associato in Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia presso il Dipartimento di ingegneria civile e ambientale al politecnico di Milano.

Marco Bussone, giornalista professionista, è presidente nazionale Uncem (Unione dei Comuni, delle Comunità e degli enti montani) e della fondazione Montagne Italia. È tra gli ideatori di www.borghialpini.it e di www.bottegadellalpe.it, primo sito di e-commerce dedicato ai prodotti delle aree montane italiane.

Giovanni Carrosio insegna Sociologia dell’ambiente e del territorio all’Università di Trieste. Fa parte dell’assemblea del forum Disuguaglianze Diversità ed è vicepresidente dell’associazione di promozione sociale aree fragili.

Domenico Cersosimo è professore ordinario di economia applicata all’Università della Calabria.

Pietro Clemente, già professore di antropologia culturale presso l’Università di Firenze e docente nelle Università di Siena e di Roma, è presidente onorario della Società italiana per la museografia e i beni demoetnoantropologici (Simbdea).

Alessandra Corrado è professoressa associata in Sociologia dell’ambiente e del territorio presso l’Università della Calabria.

Giuseppe Costa è professore ordinario di Sanità pubblica all’Università di Torino.

Francesco Curci, phD, è ricercatore e docente di Urbanistica al Politecnico di Milano. È stato membro della struttura di missione Casa Italia presso la presidenza del Consiglio dei ministri.

Andrea Debernardi, ingegnere civile, dottore di ricerca in pianificazione territoriale e ambientale, è amministratore e direttore tecnico della società Meta s.r.l., con la quale svolge attività di consulenza professionale nel campo della mobilità.

Giuseppe Dematteis è professore emerito di Geografia urbana e regionale al Politecnico di Torino e presidente dell’associazione Dislivelli.

Antonio De Rossi, architetto e phD, è professore ordinario di progettazione architettonica e urbana e direttore dell’istituto di architettura montana e della rivista internazionale «Archalp» presso il Politecnico di Torino.

Carmine Donzelli è il fondatore della casa editrice Donzelli.

Carlotta Ebbreo è dottoressa di ricerca in politica, cultura e sviluppo presso l’Università della Calabria.

Alessandra Faggian è professoressa di economia applicata, direttrice dell’area di Scienze sociali e prorettrice con delega alla ricerca al Gran Sasso Science institute (Gssi), l’Aquila. 

Arturo Lanzani, geografo e urbanista, è professore ordinario di tecnica e pianificazione urbanistica presso il Dipartimento di architettura e studi urbani, politecnico di Milano.

Sabrina Lucatelli è esperta di politiche regionali e di sviluppo e direttrice dell’Associazione Riabitare l’Italia.

Daniela Luisi, dottoressa di ricerca in Sistemi sociali, organizzazione e analisi delle politiche pubbliche, dalla fase di avvio ha lavorato per la Strategia nazionale aree interne (Dipartimento per le politiche di Coesione – presidenza del Consiglio dei ministri).

Laura Mascino, architetto e phD, è stata docente di progettazione urbanistica presso il politecnico di Milano. Lavora presso l’istituzione Veneziana, dove si occupa di edilizia sociale e welfare.

Andrea Membretti, phD in sociologia, studia i fenomeni migratori che coinvolgono le montagne europee ed extra europee. È Senior researcher in Eurac research (Bolzano) e insegna Sociologia del territorio all’Università di Pavia. È inoltre research fellow alla Afromontane research Unit (Aru), della University of the free State (Sudafrica) e affiliate al Dipartimento Culture, politica e società dell’Università di Torino.

Tomaso Montanari è professore ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università per Stranieri di Siena. Collabora col «fatto Quotidiano», col «Venerdì di Repubblica», con «altreconomia» e con «MicroMega».

Rosanna Nisticò è professoressa ordinaria di economia applicata all’Università della Calabria.

Gabriele Pasqui insegna politiche urbane al politecnico di Milano, dove coordina il progetto Dipartimento di eccellenza – fragilità territoriali del Dipartimento di architettura e Studi Urbani.

Cristina Renzoni, architetto e dottore di ricerca in Urbanistica, è ricercatrice presso il Dipartimento di architettura e studi urbani del politecnico di Milano.

Raoul Romano è ricercatore presso l’osservatorio foreste del Centro politiche e bioeconomia, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.

Pier Luigi Sacco insegna economia della cultura presso l’Università Iulm di Milano, è special advisor del commissario europeo all’educazione e alla cultura e senior researcher presso il metalab (at) Harvard.

Angelo Salento è professore associato di Sociologia economica nell’Università del Salento, dove insegna Sociologia economica e del lavoro e analisi sociologica dello sviluppo territoriale.

Rocco Sciarrone è professore ordinario di Sociologia economica all’Università di Torino e condirettore di «Meridiana. rivista di storia e scienze sociali».

Filippo Tantillo è ricercatore all’Inapp (istituto nazionale analisi delle politiche pubbliche), e si occupa del coinvolgimento strategico dei cittadini nelle politiche territoriali di sviluppo e del lavoro, e di rigenerazione dei luoghi su base culturale, in ambito nazionale e internazionale. È stato coordinatore scientifico del team di supporto al Comitato nazionale per le aree interne.

Giovanni Teneggi è direttore Confcooperative Reggio Emilia e referente nazionale per la cooperazione di comunità Confcooperative.

Vito Teti è professore ordinario di antropologia culturale all’Università della Calabria.

Nadia Urbinati è docente di teoria politica nel Dipartimento di Scienze politiche alla Columbia University di New York.

Gianfranco Viesti è professore ordinario di economia applicata all’Università di Bari.

Federico Zanfi è architetto e professore associato in Urbanistica presso il Dipartimento di architettura e Studi urbani del politecnico di Milano.

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