Nei prossimi mesi l’Italia si gioca molto del suo futuro. Non si tratta di tornare al passato, ma di ricostruire un paese migliore; bisognerà andare più veloci, e contemporaneamente ridurre fratture e disuguaglianze che tenderanno ad aumentare. La priorità dovrà essere creare lavoro: impossibile mantenere la coesione con 5 milioni di disoccupati e con sole misure emergenziali.