LE AREE INTERNE TRA ABBANDONI E RICONQUISTE

NEWS

L’Italia lontana

C’è un pezzo importante del nostro paese che è tenuto lontano dai servizi fondamentali di cittadinanza. Aree dove non è garantito ai residenti l’accesso alle scuole, alle strutture sanitarie, ai trasporti, a internet. È l’Italia interna, per decenni oscurata, marginalizzata, rimossa perché considerata arcaica, improduttiva, refrattaria all’innovazione.

IL MANIFESTO

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Invertire lo sguardo, guardare all’Italia muovendo dai margini e dalle periferie

Dalla fine del secolo scorso, l’Italia conosce una vera e propria crisi delle sue tradizionali egemonie territoriali: i “centri”, i luoghi cui in passato era stata attribuita una indiscussa funzione direzionale, non riescono più a legittimare il loro ruolo trainante per l’intero sistema delle economie, delle relazioni sociali, dei valori simbolici.

Si è rotto il meccanismo della direzionalità. Sempre più i grandi agglomerati urbani producono benefici solo per i ceti più ricchi che li abitano, sempre meno riescono a creare vantaggi e opportunità fuori dai propri confini, interni ed esterni. Sempre più chi sta fuori si sente svincolato, distante, solo, disconnesso.

 

INTERVISTE

Dal nostro primo libro Donzelli editore siamo diventati una associazione al lavoro per quei territori di diseguaglianze che meritano ascolto. Intervista con il professor Domenico Cersosimo, curatore del Manifesto

CHI SIAMO

Associazione Riabitare L’Italia : Presidente Carmine Donzelli, Direttrice Sabrina Lucatelli, Comunicazione Barbara Collevecchio

Un gruppo volontario di esperti, professori, operatori, attori sociali, cittadini, organizzazioni non governative, Imprese, coopertive e aziende che hanno deciso di portare avanti un progetto culturale e editoriale per cambiare il punto di vista imperante: guardiamo il nostro Paese dalle aree che si spopolano e da riabitare, nella convinzione che la situazione di debolezza che le caratterizza non sia né “naturale” né tantomeno ineluttabile. Che vi sia molto di bello da scoperchiare e molto di sbagliato da contrastare. E che la soluzione possa risiedere anche nel dare ai cittadini e non cittadini e ai cittadini provvisori dell’Italia un nuovo “Sguardo” a queste tante realtà diffuse.

Le idee e le pratiche esposte nel nostro Manifesto sono diventate patrimonio condiviso di un gruppo di ricercatori, studiosi, decisori pubblici ed esperti, riunitosi attorno a un progetto editoriale promosso dalla casa editrice Donzelli. Il gruppo si è caratterizzato fin dall’inizio per una vocazione allo scambio di esperienze di ricerca  e pratiche di azione provenienti da diversi contesti territoriali. Sono rappresentati al suo interno:

  • i poli universitari di Torino, Milano, Bergamo, Padova, Trieste, Firenze, Roma, Arcavacata e il Gran Sasso Science Institute dell’Aquila;
  • gli istituti di ricerca: Centro comune di ricerca della Commissione europea (Jrc), Collegio Carlo Alberto, Cnr, Eurac Research, Ocse;
  • organizzazioni di cittadinanza attiva: Forum Disuguaglianze e Diversità (ForumDD);
  • organizzazioni di rappresentanza: Confcooperative, Uncem;
  • istituzioni di politiche pubbliche: Formez, Strategia nazionale aree interne (Snai).

Diversi incontri seminariali e numerosi scambi di documenti hanno preceduto l’assegnazione dei capitoli del libro che si voleva realizzare, la cui cura è stata affidata ad Antonio De Rossi. Il lavoro è stato coordinato da un Gruppo di progetto e realizzato da un gruppo di autori di cui hanno fatto parte  Filippo Barbera, Fabrizio Barca, Piero Bevilacqua, Marco Bussone, Giovanni Carrosio, Domenico Cersosimo, Pietro Clemente, Michele Colucci, Francesco Curci, Joselle Dagnes, Andrea De Bernardi, Giuseppe De Matteis, Antonio de Rossi,Andrea Faccini, Alessandra Fagian,Antonella Rita Ferrara, Gaetano Fontana, Clelia Fusco, Arturo Lanzani, Veronica Lopresti, Sabrina Lucatelli, Daniela Luisi, Laura Mascino, Andrea Membretti, Marco Modica, Giovanni Moro, Silvia Napoli, Enrico NIgris, Rosanna Nisticò, Tania Parisi, Davide Pettenella, Antonello Picucci, Elisa Ravazzoli, Cristina Renzoni, Pier Luigi Sacco, Filippo Tantillo, Giovanni Teneggi, Vito Teti, Giulia Urso, Alessia Zabatino, Federico Zanfi.

Pubblicato da Donzelli nel dicembre del 2018 col titolo Riabitare l’Italia. Le aree interne tra abbandoni e riconquiste, il libro ha suscitato attenzione e interesse ben oltre la cerchia dei lettori già sensibilizzati al tema. Il lavoro è proseguito con due incontri seminariali, alla fine dei quali si è deciso di dar vita a una Associazione finalizzata a diffondere, discutere e implementare le idee e gli obiettivi che questo Manifesto riassume.

Il programma di lavoro si sta definendo come una prosecuzione articolata del cantiere editoriale aperto con Riabitare l’Italia. Ci si propone di legare, in una originale formula organizzativa, attorno alla casa editrice Donzelli, i soggetti istituzionali, i dipartimenti universitari, i centri di ricerca, le associazioni e i singoli studiosi già presenti, e quelli (persone e istituzioni) che vorranno aderire.

Riabitare l’Italia si propone così di diventare un “marchio”, una sigla sotto la quale condurre una battaglia intellettuale e civile per una nuova e più consapevole autorappresentazione dell’Italia contemporanea, che metta nel giusto valore il significato e il peso di quelle parti del paese che soffrono di particolari difficoltà, e che al tempo stesso costituiscono inesplorate opportunità di coesione, di solidarietà, di eguaglianza.

COSA FACCIAMO

© Paolo Maitre Libertini
© Filippo Tantillo

Scriviamo libri dedicati a temi cruciali, aprendo gruppi di lavoro e organizzando Seminari su ognuno dei nostri libri. Creiamo e incrociamo occasioni di cultura e di riflessione. Presentiamo i nostri testi nelle Fiere dei libri, nelle scuole, nelle Università e nelle piazze. Creiamo occasioni di cultura nei luoghi di interesse. Partecipiamo al dibattito pubblico per costruire politiche migliori. Aiutiamo il Paese a ritrovare una rappresentazione più vera di questi luoghi


I NOSTRI SEMINARI

Torino 17 18 Dicembre 2019
Seminario su “Infrastrutture e Policentrismo Territoriale: oggetti progetti e soggetti”
Collegio Carlo Alberto, Università degli Studi di Torino


IL GRUPPO ITINERANTE
Il gruppo partecipa regolarmente a fiere, seminari,  presentazioni e workshop per presentare i propri libri e i propri documentari


LUOGHI DA RIABITARE

Daniela Luisi

Dalle aree interne, alle piccole e medie città, fondivalle, distretti e periferie, i territori su cui lavoriamo hanno non solo caratteristiche storiche, geografiche ambientali differenti, ma sono anche attraversati da dinamiche recenti di natura economica, sociale e culturale molto diversificate.


AREE INTERNE, BORGHI, TERRE ALTE

Aree interne, il sistema insediativo dei borghi e le terre alte, caratterizzati da bassa demografia, invecchiamento e fragilità economiche e sociali; è in questi territori marginalizzati dai processi di modernizzazione che però stanno prendendo corpo, a macchia di leopardo, esperienze rigenerative e di reinsediamento dai caratteri spesso innovativi.


PICCOLE E MEDIE CITTA’, CAMPAGNE DI RECENTE URBANIZZAZIONE, FONDIVALLE E DISTRETTI INDUSTRIALI

Territori intermedi, composta da piccole e medie città, campagne di recente urbanizzazione, fondivalle e distretti industriali, coste turistiche;luoghi che hanno conosciuto nel corso del ‘900 percorsi di crescita e sviluppo, ma dove oggi si moltiplicano i segni di crisi e di infragilimento anche in ragione di un grado di urbanità mai completamente raggiunto


COSTA URBANIZZATA E PERIFERIE DELLE CITTA’

Periferie urbane, spesso caratterizzate da un arretramento nell’infrastrutturazione di welfare e nelle dinamiche sociali ed economiche, che sovente sfocia nel disagio e nel degrado fisico; anche qui sono molte le esperienze e le progettualità di rigenerazione e di cittadinanza attiva.


CULTURA E IMMAGINARIO

ALTERNATIVE - ESPERIENZE

Storie di vita, di educazione, di impresa e di lavoro che rappresentano una maniera alternativa di vivere i luoghi da riabitare: Storie e Interviste; articoli; materiale fotografico e video, link a pagine di interesse.