LE AREE INTERNE TRA ABBANDONI E RICONQUISTE

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Donzelli Editore

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Un mondo aperto: quando nacque la Donzelli (i primi titoli uscirono nel febbraio del 1993) l’idea posta al centro della riflessione, la sfida lanciata a se stessi e ai lettori, fu proprio questa.
Un piccolo gruppo intellettuale, geloso della propria autonomia, dotato di grandi entusiasmi ma di limitate risorse finanziarie, decise in quel momento di mettere a frutto l’esperienza fatta negli anni precedenti attorno alla rivista “Meridiana” e allo studio del Mezzogiorno contemporaneo, e di alzare il tiro, fondando una casa editrice che avesse per dimensione di riferimento il mondo che ci stava davanti. Un mondo nuovo, post-ideologico, fatto di frantumate identità più che di tranquille certezze, di complicati conflitti più che di contrapposti e bloccati antagonismi. E però un mondo aperto: all’ansia e all’inquietudine, ma anche alla curiosità e alla esplorazione.

Curiosità, progetto, catalogo sono state da allora le nostre parole d’ordine. Una curiosità onnivora, invadente, capace di spaziare dall’indagine sulle trasformazioni del nostro “piccolo” universo, all’attenzione per gli altri tempi e gli altri spazi. Un progetto a tutto campo, che non settorializzasse la ricerca, che mescolasse i saperi, le tendenze, le discipline, moltiplicandone gli effetti di conoscenza. Un catalogo strutturato come una rete in grado di accogliere ogni libro con elasticità, ma di cui fosse possibile individuare la trama, i fili portanti.

Libri cercati secondo un disegno; disposti sopra una mappa; libri da inventare, quando non si trovino già fatti.

Libri, non feticci. Non l’ultimo baluardo della cultura contro le nuove barbarie. Occhi e mani di carta per vedere e toccare pezzi di mondo.