LE AREE INTERNE TRA ABBANDONI E RICONQUISTE

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La montagna italiana: da riscoprire, salvaguardare, ripopolare

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di Giuseppe Dematteis

Spopolamento e abbandono fanno apparire questa montagna come uno spazio semivuoto, disposto ad accogliere chi è attratto dai suoi valori (ambientali, paesaggistici, insediativi, socio-culturali) e intende viverli sia nelle forme temporanee della fruizione ricreativa, sia in quelle dell’insediamento residenziale e produttivo. Così, oltre ai nuovi turismi esperienziali, si assiste al fenomeno dei «nuovi montanari». Sono singole persone o gruppi familiari, per lo più di provenienza urbana, attratti dalla prospettiva di una vita più naturale, meno consumistica, più solidale, preferibile a quella delle grandi periferie urbane. Non mancano poi i migranti stranieri per scelta, «economici», o per forza, rifugiati (Per scelta o per forza. L’immigrazione straniera nelle Alpi e negli Appennini, a cura di A. Membretti, P.P. Viazzo e I. Kofler, Aracne, 2017). Non meno importanti sono i montanari «nuovi»: giovani nativi/e che invece di emigrare si impegnano nell’uso innovativo di risorse locali trascurate.