LE AREE INTERNE TRA ABBANDONI E RICONQUISTE

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Riabitare l’Italia partecipa in qualità di end user al progetto Horizon Re-Place

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Le aree periferiche non-metropolitane sono oggetto di diverse narrazioni con visioni non omogenee. C’è una visione pessimistica che fa riferimento a diverse aree di malcontento sviluppatesi nell’Europa non urbana e c’è, poi, una visione ottimistica che fa riferimento alla nuova vitalità di piccoli centri e di aree rurali che, rispetto ai centri metropolitani, offrono una più alta qualità della vita. Entrambe le visioni evidenziano la crucialità del ruolo che le diverse tipologie di mobilità umana giocano nel futuro delle aree periferiche che, tradizionalmente, soffrono per l’emigrazione e per la scarsità di investimenti in infrastrutture economiche e sociali. Re-Place intende studiare le aree periferiche non-metropolitane come luoghi sia di origine che di destinazione di flussi di mobilità, concentrandosi su diverse forme dell’abitare. Obiettivo generale del progetto è sviluppare forme di ricerca partecipativa in aree marginali non-metropolitane per esaminare l’impatto che la (im)mobilità territoriale ha sulle aree di origine e destinazione e come questa può essere utilizzata per forme alternative di sviluppo locale, per una costruzione cooperativa di capitale umano, per il benessere della comunità locale e per la sostenibilità.
Andrea Membretti partecipa alle attività del progetto Re-Place in rappresentanza di Riabitare l’Italia.
Tutte le informazioni al link: https://www.uniroma1.it/en/pagina/re-place