Una ricerca sul campo a cura di Domenico Cersosimo e Sabina Licursi. Donzelli Editore
Le aree marginalizzate non sono spente e per accorgersene bisogna adottare altri sguardi. È ancora possibile vivere nelle aree demograficamente rarefatte, con pochi bambini, pochi giovani, sempre meno donne in età fertile, lavoro introvabile, tanti anziani e con una dotazione di servizi pubblici in contrazione? Serve un nuovo sguardo per riconoscere i cittadini che hanno scelto di restare, la loro voglia di continuare a vivere in contesti appartati e diversamente appaganti. Serve dare potere decisionale e assicurare la rappresentanza politica ai residenti. Serve il coraggio delle sperimentazioni e politiche dal basso e dall’alto per far diventare strategie, progetti, azioni le visioni di futuro che maturano in questi luoghi.