LE AREE INTERNE TRA ABBANDONI E RICONQUISTE

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“LENTO PEDE: Vivere nell’Italia estrema”

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A cura di Domenico Cersosimo e Sabina Licursi – Dall’8 settembre in libreria.

Un’ampia ricerca empirica nella Calabria interna – l’estremo dell’Italia estrema – testimonia che in questi luoghi si continua ad abitare, a fare progetti, a manifestare bisogni, a sognare. C’è ancora vita. Ci sono famiglie con figli piccoli che hanno deciso di restare. Tanti giovani che hanno scelto di continuare a risiedervi e tanti altri che resterebbero se si creassero le condizioni per fermarsi. E soprattutto ci sono anziani, il più delle volte soli, che restano perché da sempre radicati in quelle terre e che mantengono vive relazioni sociali di prossimità e minute economie. Serve uno sguardo partigiano per riconoscere i cittadini che hanno scelto di restare, la loro voglia di continuare a vivere in contesti appartati, diversamente appaganti. Serve riconoscere,
dare potere decisionale e rappresentanza ai residenti. Serve il coraggio delle sperimentazioni per porre domande alla società intera, perché sostenere la qualificazione della vita in aree rarefatte significa anche rendere meno fragile la ricchezza nelle aree dense. Servono politiche dal basso e dall’alto per far diventare strategie, progetti, azioni le visioni di futuro che – come gli acini dell’uva puttanella – maturano anche in questi luoghi.

«Le aree marginalizzate non sono spente. Per accorgersene però bisogna adottare altri sguardi, accendere i fari sulla vita che c’è nei paesi “vuoti”, sui bisogni, le attese e le aspirazioni di quanti restano, tornano e, più raramente, arrivano. Pochi, ma sufficienti per autorizzare la speranza che i luoghi rarefatti siano abitabili».

Domenico Cersosimo insegna Economia regionale e Valutazione economica delle politiche all’Università della Calabria, dove dirige anche la Scuola superiore di scienze delle amministrazioni pubbliche. Recentemente, per Donzelli ha curato, insieme a Filippo Barbera e Antonio De Rossi, Contro i borghi (2022) e, con Carmine Donzelli, il Manifesto per riabitare l’Italia (2020).

Sabina Licursi, professoressa associata di Sociologia generale presso l’Università della Calabria, insegna Politiche sociali ed educative e Sociologia e ricerca sociale. Si interessa di solidarietà organizzata, povertà e homelessness, disuguaglianze.